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La Stella della Senna (ラ・セーヌの星 Ra Senu no Hoshi), conosciuta anche con il titolo Il Tulipano Nero, è una serie televisiva trasmessa da Fuji Tv nel 1975 che in seguito fu trasposta in manga da Asuka Morimura. Questo manga si compone di tre volumi nella sua prima edizione del 1975 pubblicata da Big Bird Comics, ma risulta incompiuta, in quanto la storia non copre l'intera vicenda narrata nell'anime. Nel 2013 l'editore Fukkan Dot Com ha ristampato la serie in due volumi, e su questa edizione è basata la versione italiana, pubblicata nel 2018 da J-Pop. L'anime fu basato su un soggetto di Mitsuru Kaneko ed affidato alla regia di Yoshiyuki Tomino e Masaki Osumi, mentre Akio Sugino ne curò il character design e Shunsuke Kikuchi ne creò le musiche originali. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel 1984 con il titolo Il Tulipano Nero.
La serie nacque dall'esigenza di sfruttare il grande interesse che il periodo storico della Rivoluzione francese riscuoteva in quel periodo, dovuto all'enorme successo di Versailles no bara (La rosa di Versailles, noto come Lady Oscar), manga di Ryoko Ikeda per il quale l'autrice non cedeva i diritti per una serie animata (che verrà realizzata solo nel 1979, sei anni dopo la fine del manga). Pur ispirandosi al manga di Ikeda, la serie viene pensata per un target più giovane, essendo rivolta anche ai bambini, per questo non vengono curati diversi particolari storici che stridono molto. I personaggi rimangono identici dall'inizio alla fine, nonostante la narrazione copra un arco temporale di nove anni e due dei personaggi principali, la protagonista Simone, che ha 15 anni, ed il piccolo Danton, che ha 10 anni, attraversino un periodo della loro vita nel quale si cambia molto fisicamente. Inoltre il padre di Simone, l'imperatore Francesco I di Lorena, morì realmente nel 1765, quattro anni prima della presunta nascita della protagonista dell'anime.
In Italia le ragioni che portano alla sua trasmissione sono sostanzialmente simili, dato che nel 1982 era stata trasmessa la serie Lady Oscar, ma invece del titolo originale viene preferito un richiamo al coprotagonista maschile, anche perché ricordava l'omonimo film del 1964 con protagonista Alain Delon (a cui la storia era effettivamente ispirata, anche se molto vagamente), sia perché uno sceneggiato dallo stesso titolo della televisione italiana aveva riscosso molto successo. Una curiosità sulla versione italiana riguarda la sigla cantata da Cristina D'Avena, che recitava in un verso "il 4 luglio si arrende il bastione, il 4 luglio c'è la rivoluzione", chiaro refuso di carattere storico (evidentemente si confuse il giorno della presa della Bastiglia, il 14 luglio 1789, con quello della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, 4 luglio 1776). Nei primi episodi la sigla andò in onda integralmente, mentre nelle successive trasmissioni venne tagliata, quando evidentemente ci si rese conto del grossolano errore.Read the whole post...
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