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Gaetano Farina ha scritto un articolo su Linkiesta per sottolineare una svolta decisa attuata da Mondadori nel campo fumettistico.
Vi riposto di seguito l'articolo: Mondadori partecipa alla sperimentazione di nuove forme di linguaggio per favorire la trasmissione e la fruizione di contenuti educativi e d’impegno, al fine anche di intercettare categorie di lettori orientarti normalmente su temi leggeri. Seguendo il percorso già iniziato e tracciato da case editrici minuscole (al suo confronto), come Coconino Press o Becco Giallo, ha deciso, infatti, di proporre periodicamente dei reportage giornalistici disegnati, ossia illustrati non solo con le parole, ma soprattutto con i fumetti. Non a caso, almeno sinora, si è rifatta principalmente alla mano magica di Igort, al secolo Igort Tuveri, grande fumettista cagliaritano che, nel 2000, ha proprio fondato Coconino Press, dopo lunghe e proficue collaborazioni con riviste italiane come Linus, Frigidaire o Alter e, addirittura, periodici giapponesi. Tema caro al versatile Igort (che spesso indossa anche i panni di musicista) è la situazione dei paesi che facevano parte dell’impero sovietico, tanto che Mondadori ha pubblicato, nel 2010, i suoi Quaderni Ucraini e, l’anno successivo, i Quaderni Russi. Il primo libro riporta indietro di parecchio le lancette della storia, di quasi 80 anni, ripercorrendo le vicissitudini, quelle più amare e drammatiche, del popolo ucraino, in primis la carestia pianificata da Stalin che provocò deportazione di massa, necrofagia, inedia, cannibalismo tra i sopravvissuti privati delle loro sussistenze alimentari quali il grano. Igort ridà vita ai ricordi degli ucraini, ci porta con sé a riscoprire un periodo cruciale della storia del XX secolo e ci aiuta a comprendere meglio la situazione di un infelice paese dove un presente inquietante si è sostituito alla terribile eredità staliniana, dove gli omicidi hanno preso il posto dei gulag e la corruzione dilaga pesantemente. Ma gli anni passati in Russia a raccogliere testimonianze direttamente dalle persone comuni, di ogni estrazione e destino, a cercare di capire i misteri che la storia di questi popoli e di queste terre porta con sé da decenni, servono a Igort anche per pubblicare il successivo libro riguardante, sostanzialmente, la questione cecena e tutte le guerre del Caucaso. In copertina non può non apparire, vicino ai volti strazianti di donne d’ogni giorno, il ritratto di Anna Stepanovna Politkovskaja martire della causa cecena, che ha lottato, solo con l’arma della sua penna, per dare voce e visibilità alle migliaia di persone oppresse e umiliate dall’esercito e dal governo di Putin (e predecessori). Anche in questo caso, le tavole di Igort utilizzano colori tenui, pallidi e silenziosi che si adeguano al senso di morte che si respira lungo il cammino pesante della narrazione. Anche grazie all’impegno di Mondadori, quindi, il fumetto sembra essere passato ad un’età adulta…Effettivamente, si può rivelare un buon metodo per attirare alla lettura impegnata anche i più pigri e distratti o i pubblici solitamente orientati su contenuti più leggeri. Il percorso è stato tracciato: assieme alle case editrici minori, sarà sicuramente entusiasmante provare ad esplorarlo nei prossimi anni con passione e convinzione: di storie importanti da raccontare ce ne sono all’infinito! Edited by Morris - 2/4/2015, 02:12 |